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giovedì 28 febbraio 2013

Semine! Si ricomincia!

Finalmente è arrivato il momento di poter tornare a mettere le mani nella terra e a preparare le semine.
Da quest'anno voglio provare a seguire il calendario biodinamico e sto tenendo un diario con tutti i passaggi che faccio per vedere le differenze rispetto allo scorso anno.
Ho iniziato quindi a seminare seguendo le date associate ai vari periodi fiori/foglie/frutti/radici.
Brevemente qualche informazione sulla luna e i suoi effetti sulle piante che vi riporto presa da questo ottimo blog: http://www.atomitodi.it/orto_biodinamico.html.

La terra è regolata da leggi e da influenze cosmiche, la LUNA è capace di governare i liquidi del nostro corpo, i mari e gli oceani attraverso le maree.
Dopo anni di osservazione si è notato come la pianta sviluppa le sue parti, radice, foglie, fiore e frutto, a secondo della posizione della LUNA al momento della semina.
Ricordiamo come alcuni anni fa il contadino seminava e raccoglieva secondo le fasi lunari.
Seguendo la LUNA (che è un pianeta veloce), nei vari segni zodiacali, possiamo cercare di stabilire le fasi della crescita delle varie piante.
I segni zodiacali si dividono in quattro gruppi, appartenenti ad altrettanti elementi (vd. I dodici astri e i fiori di Bach).

Ariete - Leone - Sagittario => elemento Fuoco
Toro - Vergine - Capricorno => elemento Terra
Gemelli - Bilancia - Acquario => elemento Aria
Cancro - Scorpione - Pesci => elemento Acqua

In questo modo distinguendo le varie parti della pianta le possiamo associare agli elementi di terra, acqua, fuoco, aria.

Radice => elemento Terra
Foglia => elemento Acqua
Fiore => elemento Aria
Frutto => elemento Fuoco

Posso comprendere la difficoltà che si può incontrare all'inizio di questa diversa modalità di curare il nostro orto o giardino, ma vi assicuro che è possibile (ci sono riuscita anch'io).

Quando la LUNA transiterà nei segni di Fuoco, semineremo le piante che portano frutti: pomodori, piselli, fagioli, zucche, meloni, angurie, melanzane, e si possono piantare alberi ed arbusti da frutto.
Quando la LUNA transita nei segni di Acqua semineremo piante a foglia: bieta, lattuga, cavolo, verza, sedano.
Quando la LUNA transita nei segni di Aria ci diletteremo nel seminare e nel piantare gli ortaggi da fiore e fiori ornamentali: carciofi, rose, erbe aromatiche e medicinali.
Mentre quando la LUNA transita nel erigono di Terra semineremo ortaggi e fiori a radice; carote, cipolle, patate, tulipani e tuberi vari.

Cominciamo con il terreno e il relativo bagnetto semi
Ho preparato il terriccio usando una mia composizione fatta da torba, pomice e agrivermiculite in parti uguali messa dentro ai vasetti di torba che poi andrò a trapiantare direttamente nel terreno.













Poi ho messo in ammollo i semi in infuso di camomilla.













Questo procedimento serve sia per disinfettare per prevenire l’attacco di parassiti e di malattie fungine ed ammorbidire il seme, che (secondo la biodinamica) per far entrare il seme in rapporto con le forze del calcio e dello zolfo. Il calcio esprime l'energia vitale eterica, lo zolfo esprime quella spirituale: insieme innescano la germinazione. La differenza con l' approccio convenzionale ai minerali è che in biodinamica li si utilizza in forma vivente, per beneficiare delle forze da essi sprigionate.

Metodi. Esistono due tipi di ammollo, io ho usato quello senza il sacchetto di cotone.

Ammollo con sacchetto di cotone
Mettete la bustina di camomilla in un bicchiere d’acqua e premete in modo da far uscire l’essenza. Dopo che l’infuso si sarà raffreddato immergete i semi da disinfettare chiusi all’interno di un sacchetto di cotone; lasciateli in immersione per circa 20 minuti, dopodiché, saranno pronti per la semina.

Ammollo diretto in contenitori
Ho riempito un barattolo da 1 kg (di miele vuoto) di acqua calda e ho messo due bustine di camomilla in infusione per 15 minuti. Ho lasciato raffreddare e diviso per vari contenitori la camomilla. Ho preso i semini e messi in ammollo per circa 20 minuti. Poi li ho tolti e appoggiati su carta assorbente giusto il tempo che serve per levare l'eccesso di camomilla, altrimenti facevo fatica a metterli nel terriccio.
Questo sistema è consigliato principalmente se si hanno semi grossi (tipo fagioli, zucche, zucchine, salvia o altro) si può fare anche con quelli piccoli ma si diventa matti! :P

Una volta seminati ho accuratamente messo la palettina per riconoscere il tipo di ortaggio/fiore e riposto nelle cassettine/serra che avevo preparato autocostruendole (qui trovi il tutorial ).













Per alcune semine ho usato le cialde di torba compresse (sono dei dischetti che vengono messi in ammollo in acqua tiepida per venti minuti e raggiungono il doppio della loro altezza e poi vengono messe anche loro direttamente nel terreno) che avevo da terminare.













E ho ricoperto tutti i vari semi con un leggero strato di agrivermiculite, che garantisce un'ottima copertura mantenendo la giusta umidità per la germinazione.
A distanza di 5 gg ecco i primi germogli spuntati!













Mentre sto scrivendo ho appena scoperto che sono arrivati in superficie anche quelli di camomilla e dell'altro tipo di calendula! Potenza della luna? :D

sabato 2 febbraio 2013

Il mio lievito madre, Gigetto!

Con l'arrivo del nuovo anno mi sono fatta un elenco di cose che ho intenzione di fare.
Tra di esse c'è l'utilizzo della pasta madre. Dopo aver visto il sito ufficiale Comunità del Cibo Pasta Madre e aver letto e ricevuto parecchi consigli (grazie a Daniela e Assunta, preziosissime!!!) mi sono decisa.
E' una cosa che avevo in mente da diverso tempo, ma mi era sembrata troppo complicata da realizzare, troppo lavoro, e molte volte i risultati erano nulli. Certo, avrei potuto andare da qualche spacciatore di pasta madre e farmene dare un pezzetto e poi curarlo, ma volevo avere qualcosa di mio, creato, curato e vezzeggiato!

Il 6 gennaio ho cominciato la preparazione di Gigetto (il mio lievito madre).
Ho seguito quest'ottimo tutorial che, tra tutti quelli che ho trovato sparsi per il web, mi ha convinto per chiarezza e dettaglio nelle varie procedure. Un grazie sentito all'autrice Laura!

Armata di tutto il necessario ho iniziato con fiducia e ottimismo la prima fase dei 3 giorni.
Ho usato:
  • 200 gr di farina 0 (importante se iniziate con questa farina poi non passate ad un'altra durante la procedura)
  • 100 ml di acqua
  • 1 cucchiaio di miele (bio).
Va lavorato tutto in modo omogeneo (essendo la prima volta ho fatto tutto il procedimento dentro ad una capiente ciotola di plastica) fino a quando non ho ottenuto un composto abbastanza sodo.
Poi l'ho messo dentro ad un barattolo grande (quello che conteneva miele da 1 kg.) opportunamente sterilizzato in precedenza, coperto con della pellicola trasparente e rivestito con un asciugamano di spugna bello ampio che lo coprisse interamente. L'ho messo in una zona calda della casa dove ho una temperatura che oscilla dai 20° ai 22° e lasciato tranquillo per 3 giorni, senza toccarlo. Importantissima in questa fase la temperatura, che non sia inferiore ai 20° altrimenti non cresce.

Ecco Gigetto appena nato!













Con il cappottino di spugna :P













Nei tre giorni di riposo il composto inizierà a crescere di volume e a formare nella pasta delle piccole bolle (dette alveolature) che indicano che il tutto sta funzionando e il vostro lievito sta cominciando a prendere forma.
Allo scadere del terzo giorno si passa al rinfresco. Quando toglierete la pellicola trasparente sentirete molto probabilmente un odore un pò acido, tendente all'agrodolce, è normale. Vuol dire che i batteri stanno lavorando rendendo acida la pasta.

Per il rinfresco del terzo giorno:
  • 100 gr della pasta acida del barattolo (l'altra andrà buttata)
  • 200 gr di farina (sempre lo stesso tipo che avete usato per fare l'impasto base)
  • 100 ml di acqua
Io ho fatto così, ho messo i 200 gr di farina nella ciotola di plastica e aggiunta l'acqua. Mischiato leggermente per amalgamare un minimo gli ingredienti e ho unito i 100 gr di pasta del barattolino. Lavorato il tutto fino ad ottenere il solito panetto e rimesso il tutto di nuovo nel contenitore sempre con la pellicola. L'ho coperto di nuovo con il telo di spugna e rimesso nella stessa zona calda per 24 ore.

Gigetto rinfrescato al 3° giorno, lo scotch di carta mi è
servito per capire se cresceva...














... ed è cresciuto al termine delle 24 ore!













Sempre seguendo i consigli di Laura e del suo blog ho continuato con la fase che va dal 4° all'8° giorno.
Tutte le sere dopo cena, ho fatto lo stesso procedimento descritto sopra, ovvero preso 100 gr di pasta acida dal vasetto, 200 gr di farina e 100 ml di acqua e impastato. Coperto con la solita pellicola trasparente, il panno di spugna, riportato al calduccio e lasciato riposare per 24 ore. E ho notato che intorno al 3° giorno già Gigetto tendeva a lievitare bene anche in meno di 24 ore!

Ecco il quarto  rinfresco serale fatto intorno alle 20.30













E questo è il risultato del giorno precedente, in attesa del
suo rinfresco serale.


















Ed ora si passa alla fase ancora più impegnativa! Il vostro lievito madre andrà rinfrescato 2 volte al giorno dall'8° al 15° giorno. Quindi un rinfresco alla mattina e uno alla sera, sempre utilizzando le dosi indicate nelle fasi sopra e le stesse modalità di esecuzione/conservazione.
Noterete che ora il vostro lievito madre aumenterà di volume nello spazio di tempo di circa 4/5 ore dall'ultimo rinfresco che fate e che perderà anche un pò del caratteristico odore acidognolo.
Una volta arrivati al termine dei giorni il vostro lievito sarà pronto!

Ecco a voi Gigetto!













Seguendo i consigli di un paio di gruppi che seguo su Facebook conviene aspettare ad usarlo per fare pane o pizza almeno fino a quando non raggiunge il primo/secondo mese di vita, per evitare di avere la spiacevole sorpresa di sentire il pane acido (cosa che potrebbe succedere se il lievito madre è ancora molto giovane).
Io lo conservo in frigo, coperto dalla solita pellicola trasparente e rinfrescandolo ogni 5/7 gg. prendendo 250 gr di lievito madre + 250 gr di farina e 125 ml di acqua.
Spesso lavorano così bene i batteri che mi trovo sempre Gigetto fuoriuscito dal barattolo! E' probabile che debba prenderne uno ancora più grande...
Con la pasta madre in eccedenza (che questa volta non butto perchè ora il lievito è accettabile per fare piccoli esperimenti) ho fatto dei grissini e di prossima realizzazione i crackers!
Ulteriori consigli per come mantenere bello vivo il vostro lievito madre li trovate sempre sulla pagina di Laura
Buon lievito madre a tutti! :)

Miniserra per semine (ovvero come riciclare una cassetta della frutta)

E' passato un pò di tempo dall'ultimo post, ho fatto diverse cose ed è ora che aggiorni un pò il tutto!
La serra che lo scorso anno usavo come nursery per le mie semine, è occupata da varie piante e talee e così ho deciso di farmene una su misura, adatta allo spazio in cui dovrà essere collocata e a costo molto ridotto.

Materiali necessari:
  • Cassetta di plastica per la frutta (quelle che ci sono al mercato o in alcuni supermarket, meglio di plastica perchè così resiste meglio al freddo e pioggia)
  • Una lastra di plexiglass della stessa dimensione della cassetta (nel mio caso 30x40 cm)
  • Del nastro isolante (quello che serve per impedire che l'aria passi attraverso gli infissi delle finestre)
  • Dei bastoncini di legno
  • Colla
  • Spago
  • TNT (Tessuto non tessuto o velo da sposa come dir si voglia)












Poi serviranno anche:
  • Dei chiodini 
  • Del velcro (maschio e femmina)












Premetto che la cassetta di plastica che ho trovato io non ha tutti e 4 i lati con le protezioni alte, quindi per permettere una perfetta chiusura poi della lastra di plexiglass ho optato per l'aggiunta di due bastoncini di legno (ho usato quelli che si trovano in tutti i garden center per capirci quelli che si usano per legare le piccole coltivazioni), che faranno da "ponte" tra una sponda e l'altra della cassetta.
Ho quindi cominciato a fare dei buchi appena al di sotto della parte alta della cassetta, in corrispondenza della giunzione ( i buchi serviranno per far passare lo spago che garantirà una maggiore resistenza ai bastoncini).

Dettaglio della parte bucata e bastoncino incollato













E poi ho incollato i due bastoncini sulla cassetta













Ho lasciato asciugare per tutta la notte e ho fissato le estremità dei bastoncini con dello spago, usando come supporto anche i buchi fatti in precedenza.













Poi ho fissato il TNT sempre con dello spago alla cassetta, per rivestirla il più possibile













Ho messo attorno al plexiglass il nastro isolante a formare un quadrato che eviterà la dispersione del calore prodotto dalle piante e anche la possibile intrusione di aria fredda.













Sempre sulla lastra di plexiglass ho messo su due lati (quelli più corti) due pezzi abbastanza lunghi di velcro (quello con la parte sporgente) mentre sui lati (sempre quelli corti) della cassetta ho fissato con dei chiodini l'altro velcro che farà da base per permettere che il coperchio rimanga ancorato alla cassetta.













Ecco terminata la prima delle due serrette, pronte per accogliere le mie semine, che inizierò verso metà febbraio circa (a seconda della temperatura esterna). Il costo totale delle due cassette è di circa 8 euro (plexiglass+nastro isolante) dato che il resto lo avevo già in casa.
Vedremo come e se funzionano! :)

Cassetta/serretta vista laterale














Cassetta/serretta vista dall'alto