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sabato 2 febbraio 2013

Il mio lievito madre, Gigetto!

Con l'arrivo del nuovo anno mi sono fatta un elenco di cose che ho intenzione di fare.
Tra di esse c'è l'utilizzo della pasta madre. Dopo aver visto il sito ufficiale Comunità del Cibo Pasta Madre e aver letto e ricevuto parecchi consigli (grazie a Daniela e Assunta, preziosissime!!!) mi sono decisa.
E' una cosa che avevo in mente da diverso tempo, ma mi era sembrata troppo complicata da realizzare, troppo lavoro, e molte volte i risultati erano nulli. Certo, avrei potuto andare da qualche spacciatore di pasta madre e farmene dare un pezzetto e poi curarlo, ma volevo avere qualcosa di mio, creato, curato e vezzeggiato!

Il 6 gennaio ho cominciato la preparazione di Gigetto (il mio lievito madre).
Ho seguito quest'ottimo tutorial che, tra tutti quelli che ho trovato sparsi per il web, mi ha convinto per chiarezza e dettaglio nelle varie procedure. Un grazie sentito all'autrice Laura!

Armata di tutto il necessario ho iniziato con fiducia e ottimismo la prima fase dei 3 giorni.
Ho usato:
  • 200 gr di farina 0 (importante se iniziate con questa farina poi non passate ad un'altra durante la procedura)
  • 100 ml di acqua
  • 1 cucchiaio di miele (bio).
Va lavorato tutto in modo omogeneo (essendo la prima volta ho fatto tutto il procedimento dentro ad una capiente ciotola di plastica) fino a quando non ho ottenuto un composto abbastanza sodo.
Poi l'ho messo dentro ad un barattolo grande (quello che conteneva miele da 1 kg.) opportunamente sterilizzato in precedenza, coperto con della pellicola trasparente e rivestito con un asciugamano di spugna bello ampio che lo coprisse interamente. L'ho messo in una zona calda della casa dove ho una temperatura che oscilla dai 20° ai 22° e lasciato tranquillo per 3 giorni, senza toccarlo. Importantissima in questa fase la temperatura, che non sia inferiore ai 20° altrimenti non cresce.

Ecco Gigetto appena nato!













Con il cappottino di spugna :P













Nei tre giorni di riposo il composto inizierà a crescere di volume e a formare nella pasta delle piccole bolle (dette alveolature) che indicano che il tutto sta funzionando e il vostro lievito sta cominciando a prendere forma.
Allo scadere del terzo giorno si passa al rinfresco. Quando toglierete la pellicola trasparente sentirete molto probabilmente un odore un pò acido, tendente all'agrodolce, è normale. Vuol dire che i batteri stanno lavorando rendendo acida la pasta.

Per il rinfresco del terzo giorno:
  • 100 gr della pasta acida del barattolo (l'altra andrà buttata)
  • 200 gr di farina (sempre lo stesso tipo che avete usato per fare l'impasto base)
  • 100 ml di acqua
Io ho fatto così, ho messo i 200 gr di farina nella ciotola di plastica e aggiunta l'acqua. Mischiato leggermente per amalgamare un minimo gli ingredienti e ho unito i 100 gr di pasta del barattolino. Lavorato il tutto fino ad ottenere il solito panetto e rimesso il tutto di nuovo nel contenitore sempre con la pellicola. L'ho coperto di nuovo con il telo di spugna e rimesso nella stessa zona calda per 24 ore.

Gigetto rinfrescato al 3° giorno, lo scotch di carta mi è
servito per capire se cresceva...














... ed è cresciuto al termine delle 24 ore!













Sempre seguendo i consigli di Laura e del suo blog ho continuato con la fase che va dal 4° all'8° giorno.
Tutte le sere dopo cena, ho fatto lo stesso procedimento descritto sopra, ovvero preso 100 gr di pasta acida dal vasetto, 200 gr di farina e 100 ml di acqua e impastato. Coperto con la solita pellicola trasparente, il panno di spugna, riportato al calduccio e lasciato riposare per 24 ore. E ho notato che intorno al 3° giorno già Gigetto tendeva a lievitare bene anche in meno di 24 ore!

Ecco il quarto  rinfresco serale fatto intorno alle 20.30













E questo è il risultato del giorno precedente, in attesa del
suo rinfresco serale.


















Ed ora si passa alla fase ancora più impegnativa! Il vostro lievito madre andrà rinfrescato 2 volte al giorno dall'8° al 15° giorno. Quindi un rinfresco alla mattina e uno alla sera, sempre utilizzando le dosi indicate nelle fasi sopra e le stesse modalità di esecuzione/conservazione.
Noterete che ora il vostro lievito madre aumenterà di volume nello spazio di tempo di circa 4/5 ore dall'ultimo rinfresco che fate e che perderà anche un pò del caratteristico odore acidognolo.
Una volta arrivati al termine dei giorni il vostro lievito sarà pronto!

Ecco a voi Gigetto!













Seguendo i consigli di un paio di gruppi che seguo su Facebook conviene aspettare ad usarlo per fare pane o pizza almeno fino a quando non raggiunge il primo/secondo mese di vita, per evitare di avere la spiacevole sorpresa di sentire il pane acido (cosa che potrebbe succedere se il lievito madre è ancora molto giovane).
Io lo conservo in frigo, coperto dalla solita pellicola trasparente e rinfrescandolo ogni 5/7 gg. prendendo 250 gr di lievito madre + 250 gr di farina e 125 ml di acqua.
Spesso lavorano così bene i batteri che mi trovo sempre Gigetto fuoriuscito dal barattolo! E' probabile che debba prenderne uno ancora più grande...
Con la pasta madre in eccedenza (che questa volta non butto perchè ora il lievito è accettabile per fare piccoli esperimenti) ho fatto dei grissini e di prossima realizzazione i crackers!
Ulteriori consigli per come mantenere bello vivo il vostro lievito madre li trovate sempre sulla pagina di Laura
Buon lievito madre a tutti! :)

2 commenti:

  1. ciao!! grazie della citazione ma sopratutto mi fa piacere che il mio post ti sia stato utile e tu possa aver così creato il tuo lievito madre.... che bella soddisfazione, vero!!! :D adesso aspetto di vedere le tue golose creazioni.... un bacione grande, Laura :)

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    1. Ma grazie a te ancora una volta per il bellissimo lavoro di spiegazione che hai fatto! Davvero di tutti i blog che ho girato per capire come fare, solo il tuo mi ha fatto capitolare! :D E' davvero una grande soddisfazione e non appena riesco posterò anche la mia prima realizzazione con Gigetto, i grissini! :D

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